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furettamilu.
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Alcune riviste americane specializzate in furetti attuarono alcuni anni fa un sondaggio per verificare in che modo fossero nutriti questi animali dai loro padroni. Ne risultò che una discreta percentuale utilizzava cibo specifico per furetti mentre della restante parte c’era chi faceva uso di mangime per gattini, e chi preferiva una dieta di tipo domestico. La difficoltà nel reperire mangime specifico stava anche nel fatto che sino a pochi anni fa il furetto come animale domestico non era molto diffuso,almeno qui in Italia, per cui anche le aziende che ne producevano i mangimi scarseggiavano. Attualmente la situazione è cambiata, il cibo per furetti si trova facilmente, anche se molti proprietari continuano a usare quello per gatti, dal momento che vedono i loro animali godere di buona salute .Non si rendono conto però di quanto i furetti starebbero meglio se venissero nutriti con cibo specifico di qualità , anche perché il mangime per felini è testato sui gatti e un furetto potrebbe risentirne a livello immunitario innanzitutto. Il furetto differisce dal gatto perché, tra le altre cose, possiede un intestino più corto di circa la metà , per cui laddove il gatto impiega sei ore per digerire una certa quantità di cibo, il furetto ne impiega tre. Ne consegue che avendo metà della superficie intestinale di un gatto, metà delle sostanze nutritive non vengono assorbite, ma finiscono nelle feci. Ciò significa che il furetto deve avere a disposizione valori nutrizionali “condensati” e immediatamente disponibili. Consideriamo inoltre che il furetto ha un metabolismo più veloce ed è anche intensamente più attivo in un segmento di tempo rispetto ad un gatto, per cui avrà un fabbisogno proteico e lipidico maggiore. Il livello di proteine nei cibi per furetti giovani si attesta intorno al 40%, i valori scendono nel caso di furetti anziani; per i gatti si aggira invece attorno a 30-35%.
Inoltre è da valutare la provenienza delle materie prime che nei cibi per furetti debbono essere essenzialmente carne fresca e derivati, in quelli per felini può essere anche di origine vegetale. Il furetto infatti ha grossi problemi a digerire le fibre. Purtroppo i cereali sono meno costosi della carne , il che fa sì che i mangimi per gatti che li contengono vengano a costare meno di quelli per furetti. Da non scordare infine misura, forma e consistenza delle crocchette per furetti che tengono conto della postura dentale e della masticazione dell’animale e del suo modo di prelevare la crocchetta.
Le aziende che producono mangimi per furetti utilizzano in linea di massima due metodi per “assemblare”le crocchette; la condensazione a freddo prevede che gli ingredienti siano macinati,cotti a vapore, pressati e infine segmentati. Questo procedimento permette di individuare ad occhio tracce di materia prima.. L’estrusione prevede invece che gli ingredienti siano macinati molto finemente e cucinati ad alta temperatura per poi passare in uno stampo. In molti pensano che la condensazione a freddo sia migliore dal punto di vista nutrizionale perché le materie prime non sono intaccate dal calore. D’altro canto c’è chi pensa che la cottura dell’estrusione scomponga in anticipo il prodotto che diviene più digeribile. In entrambi i casi la sfida è di tenere basso il contenuto di carboidrati, mal tollerati dal furetto ma d’altro canto utili nel processo di assemblamento delle crocchette,in quanto legano le carni e i grassi che da soli non hanno la capacità di farlo.
Molte aziende nel corso degli anni hanno continuato a studiare il modo di immettere sul mercato mangimi sempre più selezionati e di qualità. Per fare una buona scelta è necessario impiegare del tempo per informarsi, tramite internet, riviste specializzate, negozi,fiere Contattare le aziende e porre domande sulle materie prime utilizzate, sulla loro filosofia aziendale. Non bisognerebbe mai lasciare che la decisione sul come nutrire i propri amici animali dipenda da una logica che guarda al risparmio. Quel che oggi si risparmierebbe in denaro domani potrebbe finire nelle parcelle del veterinario.
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RICERCA AMERICANA SULL ALIMENTAZIONEtratta dalla rivista ferrets |
